“Tutti si arrogano diritti su un malato: preti, medici, domestici, estranei, amici. Perfino la sua infermiera si crede in diritto di comandargli.”
Luc de Clapiers de Vauvenargues – Scrittore francese 1715-1747


 

Al contrario per noi la persona rimane sempre al centro, anche durante le cure. La nostra concezione di assistenza ha molte dimensioni, non le singole parti del corpo ma l’essere umano. Nel processo assistenziale, teniamo nella debita considerazione il diritto del paziente di autodeterminazione, durante la riabilitazione, nella malattia, nel declino, o semplicemente nella vecchiaia.

La nostra filosofia si ispira principalmente a Virginia Henderson, infermiera statunitense, insegnante e poi scrittrice, che nel 1950 stabilì dei principi assistenziali ancora molto attuali, secondo i quali, benessere della persona si basa sulla soddisfazione di 14 bisogni di base della quotidianità.

Stabiliamo percorsi di cura condivisi con la persona interessata, o qualora questa non sia in grado, lo facciamo con la sua famiglia, sempre finalizzati al recupero del benessere, e la riconquista dell’l’autonomia e della dignità.

Siamo consapevoli di avere spesso a che fare con persone fragili, la cui vulnerabilità è frutto di una diminuzione della qualità della vita che a volte determina la perdita della dignità, per questo lavoriamo con impegno affinché le persone di cui ci prendiamo cura, possano essere condotte nella maniera più serena nel percorso scelto:

– garantendo il benessere dell’utente
– con efficacia
– in totale sicurezza
– nella maniera più economica
– valorizzando e sfruttando le capacità residue dell’utente